un progetto di ricerca e performativo di BRAT e Hombre Collettivo
a cura di Claudio Colombo, Angela Forti, Agata Garbuio, Marco Gnaccolini, Riccardo Reina, Aron Tewelde
con il contributo di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Bando Ripartenza Cultura e Sport
Il progetto
Il progetto si sviluppa a partire da L’uomo che piantava gli alberi di Jean Giono, metafora di speranza e promemoria di responsabilità nei confronti del futuro, un futuro che vede determinante l’azione del singolo in relazione allo sviluppo della comunità. Il racconto si lega alla tematica ambientale, che assume oggi una nuova valenza a livello socio-culturale, anche in relazione alle politiche che i Paesi, e in particolare l’Europa, stanno attuando rispetto alla necessità di una conversione radicale alla green economy. Come operatori culturali siamo convinti che la conversione passi anche da un piano culturale e di autoformazione attiva delle comunità, sia dal punto di vista delle tematiche, sia per quanto riguarda azioni concrete che il singolo cittadino può condurre nel rispetto e nella riscoperta del proprio rapporto con l’ambiente, in accordo con valori fondamentali che si situano al di là della logica del profitto e dello sfruttamento delle risorse naturali.
Per Se.Me. immaginare un futuro eco-sostenibile implica anche la riscoperta e la tutela di saperi e pratiche caratterizzati da uno stretto legame con la terra e con i tempi della natura: le tradizioni agricole, ma in generale tutto l’universo antropologico di una civiltà contadina “in via d’estinzione”, che ancora sopravvive nelle aree rurali e periferiche dei nostri territori, ma ormai solo come memoria viva di singoli individui e piccole comunità. Testimonianze quindi che diventa urgente preservare, e che il gruppo di lavoro ha cercato e raccolto, come sementi, nei territori friulani interessati dal progetto, con una metodologia di lavoro stratificata e accompagnata dalla ricerca sul campo.
I luoghi del progetto
Il progetto Se.Me. si articola su otto località per creare una mappa della Regione Friuli Venezia Giulia, un percorso che si articola tra udinese, pordenonese e goriziano tra valli, boschi e città. I luoghi interessati dal progetto comprendono le province di Udine (con Porpetto, le Valli del Natisone e Udine stessa), di Pordenone (con Piancavallo, Azzano Decimo, Cordenons e Pordenone) e Gorizia, fino a valicare il confine sloveno con il Monastero di Castagnevizza di Nova Gorica.
Il calendario
Events
Le fasi del progetto
I nostri partner
Il progetto si svolge in partenariato con:
PromoTurismo FVG, Ortoteatro soc. coop., CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, CTA Centro Teatro Animazione e Figure di Gorizia, Compagnia degli asinelli aps, Museo Etnografico del Friuli, CAI Club Alpino Italiano sezione di Pordenone, Legambiente FVG, Proloco Nediske Doline Valli del Natisone, Foenis soc. coop.
In collaborazione con:
Dietro Le Quinte aps, Anteas Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà della Regione Friuli Venezia Giulia ODV, Auser aps FVG, Science Centre Immaginario Scientifico di Pordenone, Associazione Naturalistica Cordenonese, Comune di Udine / Archivio Italiano dei Giochi, Comune di Porpetto
Con il patrocinio di:
Comune di Pordenone