malacarne
la ballata dell’Amore e del Potere
MALACARNE
la ballata dell’Amore e del Potere
regia Michele Modesto Casarin
con Mina Carfora, Claudio Colombo, Filippo Fossa, Agata Garbuio, Federico Scridel
drammaturgia Marco Gnaccolini
produzione BRAT
in collaborazione con Pantakin
con il sostegno di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
sinossi
dello spettacolo
malacarne
origini di una maschera
note di
regia
note di
drammaturgia
dicono
dello spettacolo
<< Immaginiamo il teatro popolare e la commedia dell’arte come l’espressione da palcoscenico della street art: colori forti, tinte nette, ritmo altissimo, cambi repentini. Maschere e folclore viaggiano come un treno che sferraglia coast to coast verso un tramonto estivo. La commedia dell’arte è viscerale, sudata, generosa e la compagnia BRAT è una giovane realtà che da anni persegue una poetica volta a creare una fusione fra tradizione e innovazione. Malacarne è, di fatto, l’unica maschera friulana della famiglia degli arlecchini qui portata in scena in un tripudio di lingue, dialetti, suoni, rumori e canzoni. Un tuffo variopinto nelle storie e ballate del territorio friulano che si intrecciano con la vicenda di amore e potere che vive e subisce il malcapitato Malacarne, che qui diviene figura contemporanea del lavoratore senza tutele, della persona disposta a tutto pur di non dover migrare. Un’operazione artistica che si fonda sull’amore per quel teatro fatto di carne, polvere e risate, in cui lo spettatore fa un viaggio nel tempo restando ancorato alle proprie viscere e sentendo pulsare il sangue nelle vene. >>
Direzione artistica – SpkTeatro
<< BRAT elabora un proprio rapporto con le maschere e la tradizione cercando di superare alcuni stereotipi che si sono consolidati rispetto alla cosiddetta commedia dell’arte “classica” […]. La commedia procede con ritmo e precisione. La compagnia dedica una cura particolare al movimento coreografico, ai tempi del dialogo anche fisico tra i personaggi. Il Friuli- Venezia Giulia, così come molte altre regioni d’Italia, porta con sé una storia complessa di conquiste e guerre, dove si incontrano e scontrano un’eredità austriaca, mitteleuropea e quella veneta della Serenissima. Al di sotto del gioco del potere, come sempre, sta il popolo minuto delle leggende, delle streghe, delle campagne, sta Malacarne, servo buono e devoto, narratore viandante […]. Non più il Friuli, ma il mondo intero sulle assi di questo piccolo palchetto, in un omaggio all’intento originario della Commedia dell’Arte: parlare del presente tramite il mezzo potente della fiaba e del comico, in un’astrazione che però non rinuncia a riferimenti pungenti, feroci tramite l’irriverenza della maschera, che non concede e non consola, ma che ferisce come soltanto la vera commedia sa fare. >>
Angela Forti – La Falena, Teatro Metastasio
sinossi
dello spettacolo
malacarne
origini di una maschera
note di
regia
note di
drammaturgia
dicono
dello spettacolo
<< Immaginiamo il teatro popolare e la commedia dell’arte come l’espressione da palcoscenico della street art: colori forti, tinte nette, ritmo altissimo, cambi repentini. Maschere e folclore viaggiano come un treno che sferraglia coast to coast verso un tramonto estivo. La commedia dell’arte è viscerale, sudata, generosa e la compagnia BRAT è una giovane realtà che da anni persegue una poetica volta a creare una fusione fra tradizione e innovazione. Malacarne è, di fatto, l’unica maschera friulana della famiglia degli arlecchini qui portata in scena in un tripudio di lingue, dialetti, suoni, rumori e canzoni. Un tuffo variopinto nelle storie e ballate del territorio friulano che si intrecciano con la vicenda di amore e potere che vive e subisce il malcapitato Malacarne, che qui diviene figura contemporanea del lavoratore senza tutele, della persona disposta a tutto pur di non dover migrare. Un’operazione artistica che si fonda sull’amore per quel teatro fatto di carne, polvere e risate, in cui lo spettatore fa un viaggio nel tempo restando ancorato alle proprie viscere e sentendo pulsare il sangue nelle vene. >>
Direzione artistica – SpkTeatro
<< BRAT elabora un proprio rapporto con le maschere e la tradizione cercando di superare alcuni stereotipi che si sono consolidati rispetto alla cosiddetta commedia dell’arte “classica” […]. La commedia procede con ritmo e precisione. La compagnia dedica una cura particolare al movimento coreografico, ai tempi del dialogo anche fisico tra i personaggi. Il Friuli- Venezia Giulia, così come molte altre regioni d’Italia, porta con sé una storia complessa di conquiste e guerre, dove si incontrano e scontrano un’eredità austriaca, mitteleuropea e quella veneta della Serenissima. Al di sotto del gioco del potere, come sempre, sta il popolo minuto delle leggende, delle streghe, delle campagne, sta Malacarne, servo buono e devoto, narratore viandante […]. Non più il Friuli, ma il mondo intero sulle assi di questo piccolo palchetto, in un omaggio all’intento originario della Commedia dell’Arte: parlare del presente tramite il mezzo potente della fiaba e del comico, in un’astrazione che però non rinuncia a riferimenti pungenti, feroci tramite l’irriverenza della maschera, che non concede e non consola, ma che ferisce come soltanto la vera commedia sa fare. >>
Angela Forti – La Falena, Teatro Metastasio
Associazione Culturale BRAT
Via Pampaluna 66, 33050 Porpetto UD
Email: brat.teatro@gmail.com
Telefono: +39 340 609 6652